MTC n. 32: la ricetta che ha vinto è...

roberta ravioli vincitrice Ravioles du plin con ripieno di magret e gesiers di anatra, noci fresche e Cantal condite con glassa al Verjus e Fleur de Sel au Merlot di Roberta Cornali de La Valigia sul Letto

 

La trentaduesima edizione dell'MTC si chiude con una carrellata di ricette fra le più belle che si siano mai viste: e se la fatica nel determinare la ricetta vincitrice è la stessa di sempre, è certo che raramente il dislivello fra i più e i meno bravi è stato così tenue come questa volta. E basta dare un'occhiata agli sfidanti per averne conferma.

In questi ultimi giorni, mi è capitato spesso di parlare di MTC a persone che non partecipano alla sfida: la ragione che veniva avanzata, come motivazione di questa scelta, era sostanzialmente l' obbligo di frequenza, che crea ansia e timore di non riuscire a rispettare le consegne. E mi viene in mente che nei vari tentativi di imitazione dell'MTC, la differenza più sbandierata era proprio questa: noi non obblighiamo nessuno a partecipare.

A scanso di equivoci, neanche noi lo facciamo. E neppure siamo così inflessibili nei conteggi delle presenze: è cosa nota che i due "passo" son riferiti al mancato gradimento della ricetta e non ad intoppi personali che si mettono di traverso alla vostra partecipazione alla gara. Però, è vero che otto gare vanno fatte, salvo eccezioni. E il motivo è sotto gli occhi di tutti: all'mtc si impara e si cresce. Lo si fa in questo modo così sgarrupato e divertente, in questa pressochè totale confusione di ruoli, per cui chi propone la ricetta studia il triplo degli altri e anche chi è alle prime armi riesce a dare un contributo personale utile a tutti: ma lo si fa, sempre e comunque.

Se avessimo proposto i plin prima dei pici e i pici prima delle tagliatelle, non so se avremmo avuto 121 ricette di questo livello. Che non sono solo scenografiche, si badi: ma hanno tutte una cura sempre più attenta alle basi, un'attenzione sempre più raffinata alle materie prime, un approccio sempre più disinvolto alle tecniche che, in buona parte, è dovuto anche all'essersi cimentati nelle varie sfide, mettendo da parte le paure e investendo in passione e umiltà.

La scorsa settimana, le Raviole del Plin erano nel menu fisso di Eataly: e non ci stupiremmo di trovarle nei prossimi mesi su qualche rivista o qualche programma di cucina, esattamente come è successo con i pici, con la fideuà, con il chili, con la tiella e con la Caesar Salade. Anche se non smettiamo di restare basiti ogni volta, è ovvio che sia così: per due settimane, la ricetta della sfida invade il web- e chi è attento alla curva dei consumi è pronto a cavalcare l'onda. son cose che si sanno, ma che si studiano a scuola. sapere che da qualche tempo "da quella parte lì" ci siamo noi, è cosa che fa girar la testa, da un lato, ma ci fa mantenere i piedi ancor più per terra, dall'altro. Ben fermi sulla strada che abbiamo percorso e che è ancora tanto lunga e piena di tante soddisfazioni e sorprese.

Grazie ancora a tutti- e in special modo ad Elisa, che ci ha regalato un post straordinario ed è stata un terzo giudice presentissimo, attento, emozionato: è sempre un onore, lavorare con lei

e ora, tutti a rianimare Roberta!

 

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G
Sono infinitamente dispiaciuta per non aver partecipato, ma infinitamente contenta che abbia vinto Roberta...e l'american breakfast non me lo lascio sfuggire, devo solo pensare ad una salsa....
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D
Ho ricominciato da poco... non ho seguito la gara, ma voglio lo stesso fare i complimenti alla vincitrice e ringraziare Elisa per la sua proposta...<br /> Alla prossima :-) Debora
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E
Complimenti alla vincitrice.
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M
Brava Robyyyyyyyyyyyy!!!!!!<br /> Ieri sera ero stracotta e non mi sono potuta collegare, ma oggi ti esprimo le mie più sincere congratulazioni!!!!
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L
Brava Robiiiiiiiiii. E ho pure culo, visto che poi me li rifai quando vengo no???
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